VERSARE L’OLIO SULLA MANO DX
-APPOGGIARE LA MANO SUL CAPO DEL RICEVENTE SFREGANDO ENERGICAMENTE CON MOVIMENTI CIRCOLARI SOPRA,LATI,DAVANTI, DIETRO. 1 MINUTO
-INFILARE LE DITA FRA I CAPELLI E FARE DEGLI SFREGAMENTI SU TUTTA LA NUCA.
-SFREGARE LA TESTA CON VIGORE
-PETTINARE E SCARICARE I CAPELLI CON LE DITA
-LAVORARE LE ORECCHIE PREMENDO I LOBI E PADIGLIONE
-LAVORARE COLLO E TRAPEZIO
-IMPASTAMENTO DEL TRAPEZIO
-LAVORARE LE CERVICALI SCIOGLIENDOLE
-PUGNETTI CON GLI ULTIMI 2 RITMATI
sabato 19 giugno 2010
Energia
Da tempo la fisica moderna ha superato la distinzione tra materiale ed immateriale indagando sempre più a fondo la materia si è raggiunto il livello subatomico della realtà, e si è scoperto che tutto è energia.Ogni posto è un luogo di energia.Parlando di energia confermiamo ciò che la scienza ha dimostrato nell’ultimo secolo, l’energia dei fisici di oggi è il prana della tradizione indiana, il chì dell’antica Cina, è la forza vitale che crea e sostiene ogni forma di vita. L’arroganza della scienza occidentale il profondo dualismo tra anima e corpo.
giovedì 3 giugno 2010
BASILICO
Il basilico si usa per combattere le emicranie d'origine nervosa e le difficoltà mestruali, è indicato come calmante nei casi d'insonnia, nervosismo, angoscia, affaticamento intellettuale, vertigini.E' un buon tonico dei nervi, dello stomaco e del fegato.Stimola la digestione, è diuretico, antifiammatorio e antispasmodico, ottimo per alleviare la febbrem l'artrite, la sinusite e i raffreddori. Oltre che per cicinare è molto buono usarlo anche in infuso.
ALLORO
CURCUMA
La curcuma dall'arabo kurkum , zafferano. La curcuma è usata in medicina naturale come diuretico, astringente, antianemico, purificatore del sangue e stimolante intestinale, previene la formazione delle tossine, aiuta la digestione e protegge fegato e vescica biliare. E' utile per combattere raffredore, bronchite, diarrea, ritardi mestruali, diabete e obesità, aiuta la digestione e l'assimilazione delle proteine e scioglie persino i calcoli.Riduce la fertilità nelle donne. E' ottimo per uso esterno come antibatterico ed emostatico per ferite, per le contusioni, piccole infezioni e irritazioni della pelle.
mercoledì 2 giugno 2010
MENTA
La menta ha un effetto tonico e digestivo molto efficace, antifermentativo, rinfrescante, sedativo e rilassante, ed è utile anche per alcuni casi di diarrea dovuta ad intossicazione intestinale.Allevia l'indigestione,il singhiozzo ostinato, la tosse, l'asma . migliora la voce regolarizza la pressione bassa, migliora l'acutezza mentale e la memoria, e in genere tonifica il sistema nervoso. E' utile contro depressione, isteria, mal di testa, insonnia, febbre, influenza, raffreddore, e per uso esterno anche per il purito da puntura d'insetto. Bisogna evitare di somministrare ai bambini molto piccoli o neonati.
venerdì 28 maggio 2010
La Vitalità
Da quando nasciamo fisicamente fino alla fine fisica, il corpo è in continuo lotta contro il processo d’invecchiamento . il deterioramento e la degenerazione del corpo avvengono al livello cellulare anche il ringiovanimento del corpo deve avvenire al livello delle cellule. Quindi è necessario equilibrare le tre essenze sottili che sono all’interno del corpo : prana , ojas e tejas . il prana corrisponde al livello funzionante al Vata , invece l’ojas e tejas corrispondono rispettivamente al Kapha e al Pitta . una buona dieta , l’esercizio fisico e lo stile di vita adeguati possono creare un equilibrio fra queste tre essenze .Il prana è la somma delle energie che animano l’essere umano. Gli yogi, il cui scopo è quello di entrare in perfetta armonia con la natura, ricercheranno dunque questa identificazione attraverso il solo agente universale di cui dispongono : il prana. Considerando che il Prana è nello stesso tempo la forza motrice della respirazione e la forza sottile che si manifesta attraverso il respiro, è da questo che gli yogi partiranno per raggiungere il loro obiettivo. Questo misterioso Prana non è però l’aria. Il Prana è l’energia vitale che esegue la respirazione, l’ossigenazione e la circolazione. Il Prana governa anche tutte le funzioni motorie e sensoriali. Il prana governa le funzioni biologiche delle altre due essenze sottili, Ojas e tejas. Ojas è l’essenza dei tessuti corporei. E’ l’energia vitale che governa l’equilibrio ormonale ed anche responsabile del sistema autoimmunitario e dell’intelligenza mentale. Tejas è l’essenza di un fuoco molto sottile che governa il metabolismo attraverso il sistema enzimatico. Esso è necessario per il nutrimento quindi è responsabile del funzionamento fisiologico dei tessuti sottili.
sabato 22 maggio 2010
NERVOSISMO
Il progresso tecnico ha reso la vita dinamica,vorticosa e concitata ed ha contribuito a far si che un pò di nervosismo tocchi più o meno tutti nell'arco delle giornate.Invece di perdere la calma sarebbe più opportuno bere qualche tisana che rilassi e distenda i nervi senza provocare effetti secondari tossici.Ecco alcuni consigli:
Infuso di asperula:mettere un cucchiaino da caffè di asperula in una tazza di acqua bollente e lasciare in infusione per 5 min. e prenderne una tazza al mattino e una alla sera.
Infuso di arancio amaro: versare una tazza di acqua bollente sopra 1-2 cucchiaini di fiori, foglie o di buccia grattugiata .Lasciare riposare, al coperto, per 10-15 minuti. berne una tazza al mattino e alla sera.
Infuso di asperula:mettere un cucchiaino da caffè di asperula in una tazza di acqua bollente e lasciare in infusione per 5 min. e prenderne una tazza al mattino e una alla sera.
Infuso di arancio amaro: versare una tazza di acqua bollente sopra 1-2 cucchiaini di fiori, foglie o di buccia grattugiata .Lasciare riposare, al coperto, per 10-15 minuti. berne una tazza al mattino e alla sera.
ESAURIMENTO NERVOSO
L'esaurimento nervoso è un grave stato di debolezza e di affaticamento.Il disturbo principale dell'esaurito è il disadattamento, l'insoddisfazione e la sofferenza psichica. Per superare questa crisi occorre che egli cambi ambiente e abitudini, che non si affattichi, adotti farmaci sedativi e tonificante .Risultati efficaci si ottengono anche completando questa cura con erbe medicinali quali il ginseng o con bagni di lavanda o di calamo aromatico.
polvere di ginseng : mischiare un pizzico di radice polverizzata in pochi cucchiaini di acqua. prenderne 2-3 volte al giorno.
bagno di lavanda: versare un litro di acqua bollente sopra 2 manciate di fiori . Lasciarte riposare dai 20ai 30minuti .Filtrate e aggiungete il liquido all'acqua del bagno. immergersi per 10-15 minuti.Questo bagno ha un effetto stimolante per cui bisogna evitare di farlo alla sera.
polvere di ginseng : mischiare un pizzico di radice polverizzata in pochi cucchiaini di acqua. prenderne 2-3 volte al giorno.
bagno di lavanda: versare un litro di acqua bollente sopra 2 manciate di fiori . Lasciarte riposare dai 20ai 30minuti .Filtrate e aggiungete il liquido all'acqua del bagno. immergersi per 10-15 minuti.Questo bagno ha un effetto stimolante per cui bisogna evitare di farlo alla sera.
venerdì 21 maggio 2010
Respirazione
Gli esercizi respiratori, chiamati, pranayama, sono una tecnica di guarigione yoga che può provocare uno straordinario equilibrio nella coscienza. Prima di tutto, dovrete imparare a respirare . gli yogi attribuiscono all’atto respiratorio un carattere cosmico sacro. La respirazione è alla base dell’yoga e del rilassamento. Solo attraverso il respiro giusto la persona possa trovare un giusto rilassamento durante i massaggi o esercizi di yoga.
domenica 2 maggio 2010
YOGA
Lo yoga è una scienza spirituale di vita , è un mezzo molto importante, naturale e preventivo per assicurarsi la buona salute . l’ ayurveda e lo yoga sono due scienze che camminano insieme . Dalle radici sanscrite yuj che significa "unione" o "vincolo", jugit ossia il giogo che si fissa sul collo dei buoi per attaccarli all’aratro, o jukta ossia le cinghie o le briglie che uniscono due o più cavalli un carro da trainare. Yoga indica l'insieme delle tecniche che consentono il congiungimento del corpo, della mente e dell'anima con Dio (o Paramatma), l'unione tra Jivatman (energia individuale) e Paramatman (energia universale). Colui che segue e pratica il cammino dello Yoga è chiamato yogi o yogin (le donne sono dette yogini).La prima grande opera indiana che descrive e sistema le tecniche dello Yoga è lo Yoga Sutra (Aforismi sullo Yoga), redatto da Patanjali, che raccoglie 185 aforismi. Gli studi tradizionali indiani identificavano Patanjali con l'omonimo grammatico vissuto nel III secolo AC ma studi filologici più moderni hanno postdatato la redazione dell'opera ad un'epoca presumibilmente altomedievale. Le pratiche dello yoga , descritte dal padre dello yoga, patanjali, sono molto utili per mantenere la buona salute, la felicità e la longevità. Patanjali descrisse le otto parti dello yoga e le pratiche yoga. Queste sono: naturale regolazione del sistema nervoso; disciplina; purificazione;posture;concentrazione;contemplazione;risveglio della consapevolezza;stato di perfetto equilibrio. Lo yoga porta l’uomo al suo naturale stato di tranquillità che è l’equilibrio. In questo modo , gli esercizi yoga hanno un valore sia preventivo che curativo. La diffusione di pratiche risalenti a quella tradizione in occidente, avvenuta tra il diciannovesimo e ventunesimo secolo, come la meditazione (dhyana), gli esercizi di controllo del respiro (pranayama) o le asana (le celebri "posizioni" con cui lo Yoga viene comunemente identificato tout-court), ha tralasciato quasi sempre gli altri livelli, ed in particolare i primi due iniziali e per questo fondamentali. Ciò è dovuto al fatto che nella società occidentale il rapporto con lo Yoga non è mai stato strettamente relazionato alla religione (in particolare quindi all'unione dell'anima con Īśvara, il Signore), ma è sempre stato inteso come una disciplina che mira al semplice riequilibrio psicofisico dell'uomo e al raggiungimento di un generico stato di "benessere".
venerdì 9 aprile 2010
ALIMENTAZIONE
La dieta deve essere impostata in modo che sia adatta alla costituzione individuale. Se si comprende la costituzione e la sua relazione con le qualità dei vari cibi, allora è possibile selezionare una dieta adeguata.Si deve prendere in considerazione il gusto del cibo ed anche se è pesante o leggero, se produce caldo o freddo , se è oleoso o secco , liquido o solido . quando si considera la dieta, la qualità e la freschezza del cibo sono fattori importanti . ci sono alcuni cibi che sono incompatibili quando sono consumati insieme. L’assunzione del cibo dovrebbe essere regolata dalla condizione di agni, il fuoco gastrico nel corpo. E’ il cibo che nutre il corpo, la mente e la coscienza ed è perciò molto importante il modo in cui si mangia.Il cibo va masticato molto benecioè ogni boccone dovrebbe essere masticato almeno 32 volte .Ogni tanto intraprendere un digiuno è importante perché permette al corpo di espellere le tossine.Questa pratica cioè del digiuno permette all’apparato digerente di riposarsi.
lunedì 5 aprile 2010
CHAKRA
CHAKRA è un termine che proviene dal sanscrito e significa "ruota", ma ha molte accezioni tra le quali quella di "plesso" o vortice. Con questa parola si è soliti indicare i vortici di energia presenti negli essere viventi .Negli essere viventi I Chakra principali sono sette.
1° CHAKRA : MULADHARA
2° CHAKRA : SVADHISHTHANA
3° CHAKRA : MANIPURA
4° CHAKRA: ANAHATA
5° CHAKRA : VISHUDDHA
6° CHAKRA : AJNA
7° CHAKRA : SAHASRARA
I Chakra costituiscono una straordinaria rete multidimensionali di collegamenti tra le varie dimensioni di cui siamo costituiti. lavorare con i chakra significa andare a riequilibrare o attivare o pulire questi vortici di energia . Uno squilibrio a livello di un chakra determinerebbe uno squilibrio d'energia nei determinati organi associati.
domenica 28 marzo 2010
LA PRIMA SCIENZA DELLA VITA
L'Ayurveda è un sistema olistico di medicina originario dell'india . la parola Ayurveda è un termine sanscritto che significa "scienza della vita". questa scienza si trova nei veda , la più antica letteratura esistente al mondo .L'Ayurveda illumina comprensivamente le leggi ed i principi fondamentali che governano la vita sulla terra. Comprendere l'Ayurveda equivale a comprendere sia le forze che causano il nostro benessere, sia quelle che sono alle radici della malattia.
sabato 27 marzo 2010
Massaggio ayurvedico
Il massaggio è considerato la più primitiva forma di terapia, è istintivo per ciascuno di noi auto massaggiarsi per alleviare un dolore o per scaldarsi. Oggi, il massaggio ricopre applicazioni terapeutiche, riabilitative, estetiche e sportive.
Proprietà del massaggio:
- azione generale sull’organismo;
- regolazione del tono muscolare;
- incremento del deflusso venoso e linfatico;
- ampliamento del calibro locale dei capillari;
- attivazione delle ormoni nervosi e tessutali;
- azioni riflesse sugli organi interni e cute;
- azione sedativa generale.
Massaggio ayurvedico
Ayurveda significa “Scienza della vita”. La medicina ayurvedica, nata in India circa 3000 anni fa, si basa su una concezione “olistica” dell’uomo, che considera il corpo inscindibile dalla mente. Buone abitudini di vita, un’alimentazione sana ed il massaggio (visto come una sorta di “chirurgia” esercitata con le mani) sono ritenute fondamentali per la prevenzione delle malattie.
Il massaggio ayurvedico ha, quindi, antichissime origini indiane, le sue regole si trovano negli antichi testi che costituiscono la base della medicina ayurvedica: la Sushruta e la Charaka Samhita.
Il suo scopo principale è quello di ripristinare l’equilibrio dell’organismo e di mantenere la salute fisica e mentale, è considerato un ottimo strumento per combattere lo stress ed un valido aiuto per la cura delle malattie, preserva le aree vitali del corpo (chiamate MARMA), mantenendole in ottime condizioni ed ha effetti di potenziamento sulle difese naturali.
Si può tranquillamente affermare che il massaggio ayurvedico rappresenta un supporto ideale da associare ad altri generi di cure di tipo alternativo o tradizionale.
Prima di una seduta è importante informare il massaggiatore delle proprie condizioni fisiche, è bene metterlo al corrente, per esempio, se si soffre di qualche disturbo cronico, se si è subito un intervento di recente, se negli ultimi tempi si è stati sottoposti ad ingessature. In generale, qualsiasi dettaglio, che influenzi il proprio stato di salute, può essergli di aiuto: per la personalizzazione del trattamento, per indicargli le zone che hanno un bisogno maggiore e affinché prenda tutte le accortezze necessarie al caso specifico.
La riuscita della seduta, che ha una durata di circa 30/40 minuti, è, sicuramente, favorita anche dalle condizioni e dall’ambiente in cui si opera.
Per favorire la distensione ed il rilassamento, indispensabili per lavorare sul corpo, non potranno mancare, durante un trattamento:
• un ambiente calmo e tranquillo, adeguatamente riscaldato ed illuminato da una luce tenue;
• la diffusione di incensi ed essenze profumate;
• musiche rilassanti e mantra indiani (sono parole antiche considerate sacre, esse corrispondono a suoni che producono effetti distensivi sulla mente).
Il massaggio ayurvedico si avvale anche della “riflessologia plantare”, secondo questa tecnica, ogni punto della pianta del piede è collegato, tramite una terminazione nervosa, agli organi del corpo umano. Maneggiando in modo adeguato i punti esatti della pianta del piede si ottiene, di riflesso, un massaggio della zona corrispondente del corpo, permettendo l’intervento anche su aree non raggiungibili manualmente, come per esempio gli organi interni.
Elenchiamo di seguito le più importanti proprietà di questa antichissima arte di massaggio:
• attivazione della circolazione sanguigna e linfatica, con un più facile nutrimento di tutti i tessuti;
• azione benefica sulla colonna vertebrale;
• effetti tonici sui muscoli;
• conseguenze positive sullo stato psicologico della persona;
• riequilibrio dei livelli ormonali;
• miglioramento dell’interscambio dei fluidi corporei con una più semplice eliminazione delle tossine;
• concreta azione sul sistema nervoso (è in grado di calmare o stimolare i nervi attraverso l’uso di tecniche diverse, è ottimo, quindi, per tutti i disturbi legati a tensione, ansia e nervosismo);
• azioni positive su insonnia, emicrania, stanchezza e digestione;
• efficace nelle slogature, contratture, distorsioni, tendiniti, stiramenti muscolari, edemi degli arti e crampi;
• effetti benefici per le donne in gravidanza (aiuta per il mal di schiena e per la circolazione).
Il massaggio ayurvedico è controindicato quando un dolore o un’infiammazione è in fase acuta (in caso di strappi o distorsioni importanti si deve aspettare da ventiquattro a quarantotto ore prima di massaggiare la zona traumatizzata, per lasciare all’infiammazione il tempo di ridursi). Se si soffre di ipertensione o problemi di cuore il massaggio potrebbe essere indicato, ma è meglio prima consultare il medico; lo stesso vale in caso di flebiti o problemi circolatori particolarmente seri. Le ferite aperte non vanno mai massaggiate, evitare il massaggio anche se si soffre di micosi o di altre malattie cutanee infettive per eludere i rischi di contagio ad altre persone. In ogni caso, la regola fondamentale da tener presente è questa: se si soffre di disturbi particolari e non si è sicuri del beneficio del massaggio, chiedere il parere del proprio medico o di un massaggiatore professionista.
L'ayurveda (in sanscrito: आयुर्वेद) è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dal IV millennio a.C., diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. Ayurveda è una parola composta da ayu, vita e veda conoscenza, traducibile quindi come scienza della vita. Viene citata per la prima volta nel Charaka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato intorno al 1000 a.C. durante il regno dell'imperatore buddhista Kanishka
È attualmente annoverata dall'Unione Europea e dalla maggior parte degli Stati membri tra le medicine non convenzionali la cui erogazione è consentita da parte di medici qualificati.
Antico e complesso sistema, si è sviluppato nella sua forma attuale attraverso millenni di ricerche e sforzi innovativi. L'ayurveda si occupa da tutti i punti di vista del benessere dell'uomo, nel suo aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare i malati a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie.
I principi medicinali utilizzati sono, in genere, minerali, metalli purificati ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi etc. La maggior parte è di natura fitoterapica, come l'Amalaki (emblica officinalis), il Trikatu, un composto di tre erbe, zenzero, pepe e pippali (piper longum), Haridra (curcuma), Brahmi (centella asiatica), Tulsi (basilico sacro), Erand (ricinis communis), Guduchi (tinospora cordifolia), Kumari (aloe), Gokshur (tributis terrestris). Ogni medicinale ha una specifica modalità di utilizzo, perché agisca alla sua massima efficacia.
Alle diverse sostanze da assumere, l'ayurveda affianca esercizi di respirazione profonda, differenti secondo lo stato di salute.
La leggenda
Secondo la mitologia indiana l'ayurveda è un dono proveniente dal dio Brahma, il creatore di tutte le cose. Fu Indra, il re degli dei, a ricevere il dono e a trasmetterlo, attraverso generazioni di discepoli, agli esseri umani.
I dosha
Nella cultura indiana, per denominare gli stati fisici e mentali di un individuo, si ricorre spesso a metafore provenienti dagli elementi primari. Ogni individuo sarebbe quindi composto di tre principali dosha (energie vitali) in proporzioni diverse: vata, pitta e kapha che determinano i diversi stati di salute. In particolare:
• Vata
è aria e spazio, corrisponde ai movimenti della mente e del corpo, alla respirazione e si caratterizza come leggero, veloce e secco.
• Pitta
è fuoco e acqua, e corrisponde al metabolismo digestivo e all'attività intellettuale.
• Kapha
è acqua e terra, e corrisponde alla massa corporea, alla lubrificazione degli arti, e si caratterizza con aggettivi come lentezza, calma e pazienza.
I dosha consentono di classificare le tendenze psico-fisiche presenti nel corpo e le disfunzioni che ne possono derivare. Secondo l'ayurveda le patologie nascono quando si vengono a creare degli squilibri nei dosha; l'individuazione degli squilibri in un dosha, corrispondente alla diagnosi, conducono a trovare i rimedi per ristabilirne lo stato di equilibrio e quindi la guarigione.
Il riequilibrio di un dosha si ottiene attraverso cambiamenti nello stile di vita, una dieta appropriata, la qualità del sonno, erbe, olii, massaggi, colori, pietre particolari e pratica dello yoga.
Proprietà del massaggio:
- azione generale sull’organismo;
- regolazione del tono muscolare;
- incremento del deflusso venoso e linfatico;
- ampliamento del calibro locale dei capillari;
- attivazione delle ormoni nervosi e tessutali;
- azioni riflesse sugli organi interni e cute;
- azione sedativa generale.
Massaggio ayurvedico
Ayurveda significa “Scienza della vita”. La medicina ayurvedica, nata in India circa 3000 anni fa, si basa su una concezione “olistica” dell’uomo, che considera il corpo inscindibile dalla mente. Buone abitudini di vita, un’alimentazione sana ed il massaggio (visto come una sorta di “chirurgia” esercitata con le mani) sono ritenute fondamentali per la prevenzione delle malattie.
Il massaggio ayurvedico ha, quindi, antichissime origini indiane, le sue regole si trovano negli antichi testi che costituiscono la base della medicina ayurvedica: la Sushruta e la Charaka Samhita.
Il suo scopo principale è quello di ripristinare l’equilibrio dell’organismo e di mantenere la salute fisica e mentale, è considerato un ottimo strumento per combattere lo stress ed un valido aiuto per la cura delle malattie, preserva le aree vitali del corpo (chiamate MARMA), mantenendole in ottime condizioni ed ha effetti di potenziamento sulle difese naturali.
Si può tranquillamente affermare che il massaggio ayurvedico rappresenta un supporto ideale da associare ad altri generi di cure di tipo alternativo o tradizionale.
Prima di una seduta è importante informare il massaggiatore delle proprie condizioni fisiche, è bene metterlo al corrente, per esempio, se si soffre di qualche disturbo cronico, se si è subito un intervento di recente, se negli ultimi tempi si è stati sottoposti ad ingessature. In generale, qualsiasi dettaglio, che influenzi il proprio stato di salute, può essergli di aiuto: per la personalizzazione del trattamento, per indicargli le zone che hanno un bisogno maggiore e affinché prenda tutte le accortezze necessarie al caso specifico.
La riuscita della seduta, che ha una durata di circa 30/40 minuti, è, sicuramente, favorita anche dalle condizioni e dall’ambiente in cui si opera.
Per favorire la distensione ed il rilassamento, indispensabili per lavorare sul corpo, non potranno mancare, durante un trattamento:
• un ambiente calmo e tranquillo, adeguatamente riscaldato ed illuminato da una luce tenue;
• la diffusione di incensi ed essenze profumate;
• musiche rilassanti e mantra indiani (sono parole antiche considerate sacre, esse corrispondono a suoni che producono effetti distensivi sulla mente).
Il massaggio ayurvedico si avvale anche della “riflessologia plantare”, secondo questa tecnica, ogni punto della pianta del piede è collegato, tramite una terminazione nervosa, agli organi del corpo umano. Maneggiando in modo adeguato i punti esatti della pianta del piede si ottiene, di riflesso, un massaggio della zona corrispondente del corpo, permettendo l’intervento anche su aree non raggiungibili manualmente, come per esempio gli organi interni.
Elenchiamo di seguito le più importanti proprietà di questa antichissima arte di massaggio:
• attivazione della circolazione sanguigna e linfatica, con un più facile nutrimento di tutti i tessuti;
• azione benefica sulla colonna vertebrale;
• effetti tonici sui muscoli;
• conseguenze positive sullo stato psicologico della persona;
• riequilibrio dei livelli ormonali;
• miglioramento dell’interscambio dei fluidi corporei con una più semplice eliminazione delle tossine;
• concreta azione sul sistema nervoso (è in grado di calmare o stimolare i nervi attraverso l’uso di tecniche diverse, è ottimo, quindi, per tutti i disturbi legati a tensione, ansia e nervosismo);
• azioni positive su insonnia, emicrania, stanchezza e digestione;
• efficace nelle slogature, contratture, distorsioni, tendiniti, stiramenti muscolari, edemi degli arti e crampi;
• effetti benefici per le donne in gravidanza (aiuta per il mal di schiena e per la circolazione).
Il massaggio ayurvedico è controindicato quando un dolore o un’infiammazione è in fase acuta (in caso di strappi o distorsioni importanti si deve aspettare da ventiquattro a quarantotto ore prima di massaggiare la zona traumatizzata, per lasciare all’infiammazione il tempo di ridursi). Se si soffre di ipertensione o problemi di cuore il massaggio potrebbe essere indicato, ma è meglio prima consultare il medico; lo stesso vale in caso di flebiti o problemi circolatori particolarmente seri. Le ferite aperte non vanno mai massaggiate, evitare il massaggio anche se si soffre di micosi o di altre malattie cutanee infettive per eludere i rischi di contagio ad altre persone. In ogni caso, la regola fondamentale da tener presente è questa: se si soffre di disturbi particolari e non si è sicuri del beneficio del massaggio, chiedere il parere del proprio medico o di un massaggiatore professionista.
L'ayurveda (in sanscrito: आयुर्वेद) è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dal IV millennio a.C., diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. Ayurveda è una parola composta da ayu, vita e veda conoscenza, traducibile quindi come scienza della vita. Viene citata per la prima volta nel Charaka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato intorno al 1000 a.C. durante il regno dell'imperatore buddhista Kanishka
È attualmente annoverata dall'Unione Europea e dalla maggior parte degli Stati membri tra le medicine non convenzionali la cui erogazione è consentita da parte di medici qualificati.
Antico e complesso sistema, si è sviluppato nella sua forma attuale attraverso millenni di ricerche e sforzi innovativi. L'ayurveda si occupa da tutti i punti di vista del benessere dell'uomo, nel suo aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare i malati a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie.
I principi medicinali utilizzati sono, in genere, minerali, metalli purificati ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi etc. La maggior parte è di natura fitoterapica, come l'Amalaki (emblica officinalis), il Trikatu, un composto di tre erbe, zenzero, pepe e pippali (piper longum), Haridra (curcuma), Brahmi (centella asiatica), Tulsi (basilico sacro), Erand (ricinis communis), Guduchi (tinospora cordifolia), Kumari (aloe), Gokshur (tributis terrestris). Ogni medicinale ha una specifica modalità di utilizzo, perché agisca alla sua massima efficacia.
Alle diverse sostanze da assumere, l'ayurveda affianca esercizi di respirazione profonda, differenti secondo lo stato di salute.
La leggenda
Secondo la mitologia indiana l'ayurveda è un dono proveniente dal dio Brahma, il creatore di tutte le cose. Fu Indra, il re degli dei, a ricevere il dono e a trasmetterlo, attraverso generazioni di discepoli, agli esseri umani.
I dosha
Nella cultura indiana, per denominare gli stati fisici e mentali di un individuo, si ricorre spesso a metafore provenienti dagli elementi primari. Ogni individuo sarebbe quindi composto di tre principali dosha (energie vitali) in proporzioni diverse: vata, pitta e kapha che determinano i diversi stati di salute. In particolare:
• Vata
è aria e spazio, corrisponde ai movimenti della mente e del corpo, alla respirazione e si caratterizza come leggero, veloce e secco.
• Pitta
è fuoco e acqua, e corrisponde al metabolismo digestivo e all'attività intellettuale.
• Kapha
è acqua e terra, e corrisponde alla massa corporea, alla lubrificazione degli arti, e si caratterizza con aggettivi come lentezza, calma e pazienza.
I dosha consentono di classificare le tendenze psico-fisiche presenti nel corpo e le disfunzioni che ne possono derivare. Secondo l'ayurveda le patologie nascono quando si vengono a creare degli squilibri nei dosha; l'individuazione degli squilibri in un dosha, corrispondente alla diagnosi, conducono a trovare i rimedi per ristabilirne lo stato di equilibrio e quindi la guarigione.
Il riequilibrio di un dosha si ottiene attraverso cambiamenti nello stile di vita, una dieta appropriata, la qualità del sonno, erbe, olii, massaggi, colori, pietre particolari e pratica dello yoga.
REIKI
Che cos'è il Reiki?
Reiki significa Energia Universale. Rei delinea l'aspetto illimitato, totale,universale dell'Energia,KI delinea l'aspetto individualizzazione dell'Energia .Ogni essere umano vive grazie al proprio KI, ma pur essendo parte anche del Rei ma non è consapevole a causa degli enormi condizionamenti della società e della cultura che danno forma alla personalità.
IL BENESSERE FISICO E MENTALE
yatroparamate cittàm
niruddham yoga-sevaya
yatra caivatmanatmanam
pasyann atmani tusyati
sukham atyantikam yat tad
buddhi-grahyam atindriyam
vetti yatra na caivayam
stitas calati tattvatah
yam labdhva caparam labham
manyate nadhikam tatah
yasmin sthito na duhkhena
gurunapi vicalyate
tam vidyad duhkha-samyoga-
viyogam yoga-samjnitam
La Traduzione
Nello stadio di perfezione chiamato estasi, o samadhi, la mente si astiene completamente da ogni attività mentale materiale con la pratica dello yoga. Questa perfezione è caratterizzata dalla capacità di vedere i sé con la mente pura e di gustare la gioia interiore. In questo stato gioioso si prova una felicità trascendentale illimitata attraverso i sensi spirituali. Raggiunta questa perfezione non ci si allontana più dalla verità e si comprende che non esiste beneficio più grande. In questa posizione non si è più scossi, neppure di fronte alle maggiori difficoltà. Questa è la vera libertà dalle sofferenze nata al contatto con la materia. BG CAP.6.20
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