Gli Indù affermano che è la somma delle energie contenute nell'Universo.Poichè per essi esiste un analogia tra il macrocosmo costituito dall'universo e il microcosmo costituito dall'uomo, si può concludere che il Prana è la somma delle energie che animano l'essere umano. Nella Bhagavad-gita infatti è detto nel verso 29 capitolo 4 :
apane juhvati pranam
prane 'panam tathapare
pranapana-gati ruddhva
pranayama-parayanah
apare niyataharah
pranan pranesu juhvati
TRADUZIONE
Alcuni, inoltre, cercano l'estasi col controllo del respiro e si esercitano a fondere il soffio espirato nel soffio inspirato, e il soffio inspirato in quello espirato, giungendo così a sospendere ogni respirazione e a conoscere l'estasi. Altri ancora, limitando il nutrimento, sacrificano il soffio espirato in se stesso.
SPIEGAZIONE
Il sisitema descritto in questo verso, il pranayama, è una delle pratiche dell'hatha-yoga e permette di controllare la respirazione grazie, inizialmente, a determinate posizioni. Queste pratiche yoga aiutano a controllare i sensi e a progredire nella realizzazione spirituale. Lo yogi si esercita a controllare le arie contenute nel corpo in modo da invertire le direzioni del loro passaggio. L'aria apana, per esempio, discende, mentre il prana ascende. Il pranayama-yogi impara a respirare nel senso inverso al corso normale dell'aria, offrendo l'aria inspirata all'aria espirata, finché queste due correnti si neutralizzano in un equilibrio stabile, il puraka. L'offerta dell'aria espirata all'aria inspirata si chiama recaka. L'arresto totale delle due arie è il kumbhaka-yoga, e con questa pratica lo yogi accresce considerevolmente la sua longevità al fine di poter raggiungere la perfezione nella realizzazione spirituale. Lo yogi intelligente mira a raggiungere la perfezione in una sola vita, senza aspettare la successiva, perciò accresce di molti anni la sua vita attraverso la pratica del kumbhaka-yoga. L'uomo cosciente di Krishna, tuttavia, controlla automaticamente i propri sensi rimanendo sempre assorto nel trascendentale servizio d'amore al Signore. Essendo sempre impegnati al servizio di Krishna, i suoi sensi non hanno la possibilità di dirigersi su altri oggetti. Così, alla fine della vita, egli sarà senza dubbio elevato al piano trascendentale di Sri Krishna; perciò non ha bisogno di sforzarsi per accrescere la propria longevità. Raggiunge subito la liberazione, come afferma il Signore stesso nella Bhagavad-gita (14.26):
mam ca yo 'vyabhicarena
bhakti-yogena sevate
sa gunam samatityaitan
brahma-bhuyaya kalpate
"Chi s'impegna completamente nel servizio devozionale, senza deviare in nessuna circostanza, trascende le tre influenze della natura materiale e raggiunge immediatamente il piano spirituale."
Una persona cosciente di Krishna parte già da un livello spirituale e mantiene sempre la coscienza. Non corre dunque il rischio di cadere, ma entra direttamente nel regno del Signore. Questo verso indica la necessità di limitare il cibo. Tale restrizione si compie automaticamente se si prepara solo del prasadam, cibo offerto al Signore. Ridurre la quantità di cibo facilita notevolmente il controllo dei sensi. Senza questo controllo è impossibile troncare i legami che ci trattengono alla materia.)"
Considerando che il Prana è nello stesso tempo sia la forza motrice della respirazione che la forza sottile che si manifesta attraverso il respiro, ma non è l'aria.L'uomo comune lo usa inconsciamente ,mentre gli yogi hanno dimostrato che si puo controllare il Prana nel corpo attraverso il pensiero poichè il pensiero è un'onda di energia che lavora nello spazio .Il Prana è l'energia vitale del corpo .
giovedì 27 gennaio 2011
domenica 16 gennaio 2011
CODA CAVALLINA
La Coda Cavallina è denominata Equiseto.E' una pianta erbacea dal fusto articolato con numerosi rametti sottili che la fanno somigliare alla coda di un cavallo. E' molto comune nei terreni argillosi,sabbiosi, sui lati delle strade, nei campi, sulle banchine e nei luoghi freschi e umidi. Anticamente veniva molto usata dalle donne soprattutto per far brillare le pentole di rame , oggi , invece sono state scoperte le sue virtù terapeutiche e viene usata nella cura di numerose malattie.Per il suo alto contenuto in salice è una delle piante rimineralizzanti più valide per aumentare l'elasticità dei tessuti e per ricostruire lo scheletro, e quindi viene usata per accelerare la guarigione delle fratture.Possiede inoltre proprietà diuretiche, emostatiche,astringenti,cicatrizzanti,antidegenerative e viene indicata per curare le ritenzioni urinarie, le ritenzioni di acqua nei tessuti, la gotta, le emoragie, le artrosi,l'arteriosclerosi, il diabete, il nervosismo. infine favorisce le mestruazioni e si rivela molto utile nei casi di insufficienza mestruale.
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